Collina Torinese (TO)
Durante la stagione invernale il Monte S.Giorgio con la sua modesta elevazione si presta molto bene a dei giri sia tranquilli su sterrata che a discese molto tecniche su difficili e trialistici percorsi da enduro. La tipologia del terreno fa in modo che asciughino velocemente riducendo al minimo la possibilità di trovare fango.
Dopo una bella sosta in vetta a godersi  panorama su montagne e pianura circostante si può intraprendere una delle possibili discese sui percorsi,in ordine di difficoltà, “Lame” – “Ruderi” – “Direttissima” che soddisferanno chiunque.

DATI TECNICI:
Data della gita:  06-12-2016
Località di partenza:  Chiesa di S.Vito,Piossasco (TO)
Esposizione del percorso:  Varie
Difficoltà:  BC / OC+ :: S3 (Scala di difficoltà)
Quota partenza (m.):  312
Quota massima (m.):  836
Dislivello totale positivo (m.):  1383
Dislivello totale negativo (m.):  =
Lunghezza totale (km):  23.00
Durata totale del giro:  4/6h.
Dislivello di portage/spintage (m.):  /

DESCRIZIONE PERCORSO:
Accesso stradale:
Da Torino proseguire in direzione Pinerolo e raggiungere Piossasco; prendere la strada che esce dal paese verso Pinerolo e salire alla frazione S.Vito dove si può lasciare l’auto nei pressi della sua bella chiesa.
Itinerario:
Dal parcheggio si prosegue lungo la strada e si seguono le indicazioni per il Monte S.Giorgio. Dopo breve comincia lo sterrato e si incontra subito un crocevia (Cà Dorina m.395) dove consiglio di fare una deviazione a visitare la vicina Cappella di S.Valeriano. Tornati sui nostri passi si segue la sterrata che,con percorso sempre dolce, conduce al Colle della Serva m.726 e dopo una breve ma intensa rampa alla vetta dove sorge una chiesetta del XI sec.
Discesa:
Di fronte l’entrata comincia il sentiero delle “Lame” (S2,passo S3) il cui nome deriva dalle pietre messe appunto a lama.. giunti sulla strada di salita (volendo si può continuare diritto e raccordarsi a Cà Dorina ma le piogge hanno rovinato parecchio il sentiero rendendolo impraticabile in più punti) si torna su fino al pianoro sotto la vetta dove comincia la durissima “Direttissima” (S3 continuo e tratti S4) : un sentiero roccioso, molto trialistico, scavato, stretto, tortuoso, con gradoni, pietre smosse e moltissime pietre affioranti dove inevitabilmente si fanno danni alla bici. Giunti su un sentiero (Ruderi) proseguire a sx e al prossimo bivio ancora a sx arrivando al parcheggio di S.Vito.
Se non si è ancora stanchi si prende la strada opposta a quella fatta in partenza e si prende in direzione Campetto dove comincia lo sterrato che porta al Colle del Prè m.713. Si prende il sentiero sulla destra che con percorso tecnico (S2-S3) conduce al bivio con ruderi fatto in precedenza; si prende ora il sentiero di destra ,scavato in alcuni punti dall’acqua, che porta sulla strada asfaltata percorsa in salita poco prima. Procedendo verso destra si ritorna al punto di partenza.

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